COL CAVOLO!
MONOLOGO SULL'INELUTTABILITA' DEL CIBO NELLA NOSTRA ESISTENZA
MONOLOGO SULL'INELUTTABILITA' DEL CIBO NELLA NOSTRA ESISTENZA
Maggio 2022.
Dopo due anni veramente difficili per tutti e un mio momento personale terribile, Carlo Maria Rossi mi comunica che desidera mettere in scena un progetto che si trova a metà tra la stand-up comedian e la clownerie.
Il testo tratta l'argomento del cibo.
Mi gaso.
Il progetto inizialmente consta di un testo della durata scenica di circa 20 minuti, una performance divertente ricca di calembours, proverbi, riflessioni sul cibo, passando attraverso la religione, la politica, la retorica, il rito teatrale....
Quanta carne al fuoco!!!
Tra me e Carlo scatta una stupenda sintonia drammaturgica: a battuta si aggiunge battuta, lui lancia la palla e io ribatto. Il testo arriva così ad una durata scenica di 60 minuti buoni, si arricchisce di situazioni comiche, sfumature gustose e deliziosi giochi di parole.
Il personaggio di Carlo comincia a definirsi sempre meglio, insieme alla situazione scenica.
Il lavoro è talmente ricco di spunti e idee creative che io talvolta mi perdo: comincio a studiare, ricercare, leggere testi antichi e moderni passando dalla tragedia greca alla cucina futurista, attraversando Falstaff e Gargantua, amando le odi al cibo di Neruda e la cena Trimalchionis.
Una vera scorpacciata per me, che amo mangiare e studiare!
Alla fine si debutta: col cavolo che molliamo!!! E questo è solo l'antipasto!
Dopo due anni veramente difficili per tutti e un mio momento personale terribile, Carlo Maria Rossi mi comunica che desidera mettere in scena un progetto che si trova a metà tra la stand-up comedian e la clownerie.
Il testo tratta l'argomento del cibo.
Mi gaso.
Il progetto inizialmente consta di un testo della durata scenica di circa 20 minuti, una performance divertente ricca di calembours, proverbi, riflessioni sul cibo, passando attraverso la religione, la politica, la retorica, il rito teatrale....
Quanta carne al fuoco!!!
Tra me e Carlo scatta una stupenda sintonia drammaturgica: a battuta si aggiunge battuta, lui lancia la palla e io ribatto. Il testo arriva così ad una durata scenica di 60 minuti buoni, si arricchisce di situazioni comiche, sfumature gustose e deliziosi giochi di parole.
Il personaggio di Carlo comincia a definirsi sempre meglio, insieme alla situazione scenica.
Il lavoro è talmente ricco di spunti e idee creative che io talvolta mi perdo: comincio a studiare, ricercare, leggere testi antichi e moderni passando dalla tragedia greca alla cucina futurista, attraversando Falstaff e Gargantua, amando le odi al cibo di Neruda e la cena Trimalchionis.
Una vera scorpacciata per me, che amo mangiare e studiare!
Alla fine si debutta: col cavolo che molliamo!!! E questo è solo l'antipasto!
MAGGIORI INFORMAZIONI E CONTATTI:
Scarica la scheda dello spettacolo
Tel: 347 3201287
[email protected]
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